La
città e il Castello di Crecchio
Crecchio sorge su un colle, alla
destra del torrente Arielli. Il
ritrovamento di reperti
archeologici di età protostorica
e romana testimonia che il
territorio ospitò sin dai tempi
più antichi insediamenti
abitativi con una documentabile
continuità. Infatti, non lontano
dall'attuale abitato, in
località S. Maria a Cardetora (ove
sembra fossero anche resti di
costruzioni antiche più tarde)
sono stati rinvenuti una piccola
statua di bronzo raffigurante
Ercole e il "cippo di Crecchio",
che non è una stele ma più
probabilmente un architrave che
reca un'iscrizione, in quattro
linee bustrofediche, non ancora
decifrata, ma probabilmente con
contenuto rituale - prescrittivo
o dedicatorio - prescrittivo.
Inoltre le origini antichissime
di Crecchio sono confermate dal
toponimo da
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connettere con un termine sud - piceno, in
latino oriculum (arce o poggio). Si narra che
nell'antichità, in seguito ad invasioni
barbariche, gli abitanti si siano trasferiti
nell'attuale centro in cui sorgeva un oppidum
fortificato. Fra il VI e il VII secolo la
popolazione sparsa nel territorio in grandi
ville rurali si trasferisce nell'attuale sito (
Oppidum Ocrechli ) dando vita all'attuale
abitato. In epoca angioina Crecchio
aveva sicuramente già
assunto la fisionomia di
borgo
fortificato, come testimoniano le torri
cilindriche del castello che, trasformato in
residenza signorile e notevolmente danneggiato
durante l'ultima guerra, evidenzia ancora queste
strutture attribuibili alla tipologia
dell'epoca. La scarsa documentazione non
consente di ricostruire le vicende storiche di
Crecchio nei secoli seguenti: si vuole sia
stata, nel secolo XV, sotto il dominio della
città di Lanciano e successivamente, nel 1624,
fu venduta al nobile Anarea Brancaccio; dopo il
1708 castello e feudo appartennero alla famiglia
d'Ambrosio dei principi di Marzano e infine,
alla fine del Settecento, ai de Riseis che
ebbero il titolo di baroni di Crecchio. Essi
restarono sempre fedelissimi al sovrano di
Napoli tanto che nel 1799 un de Riseis fu anche
fucilato. I de Riseis mantennero il possesso del
feudo fino all'ultimo dopoguerra.
Altre foto del castello>>>
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