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Comune di Carsoliright

a Carsoli

 

 

Carsoli, ai confini con il Lazio, posto a 616 metri su un colle, ad oriente di Monte Sant'Angelo, vanta resti di un antico castello, cominciato sotto Carlo I e completato da Carlo II d'Angiò. Città della popolazione italica degli Equi, conquistata dai Romani alla fine del IV secolo a.C. nota con i nomi di “Carseolis”, “Carsioli”, “Carsulis”, i cui resti antichi si trovano nel Parco archeologico di Piano della Civita. Nei secoli 1300 e 1400 fu feudo degli Orsini e poi di Fabrizio Colonna, subendo le conseguenze delle lotte intestine tra le due nobili famiglie romane. Il toponimo, in dialetto locale “carzòji” è citato da Tito Livio, da Strabone, da numerosi testi epigrafici e nel “Catalogus Baronum” (anni 1150-1168) nella forma “in Garzòlis”, fatta derivare da una base prelatina: kar(s), “roccia”, così come il Carso: per cui il significato sarebbe “paese di roccia”. Chiesa parrocchiale dedicata alla patrona Santa Vittoria, festeggiata dal 21 al 23 agosto: si dice sia stata costruita da Carlo I d'Angiò dopo la vittoria (23 agosto 1268) su Corradino di Svevia, ma l’attuale facciata risale al 1676. Altra chiesa interessante è S.Maria in Clelis, costruita nel X secolo dai monaci di Camaldoli. Tra gli eventi di maggiore interesse il Festival dei Giovani, promosso dal Comune nella prima settimana di agosto. Da segnalare la presenza di ristoranti di alta gastronomia, tra cui il più noto è “L'Angolo d'Abruzzo”.

 

Veduta dei Ruderi a Carsoli

Colli di Monte Bave

Già denominato Colli Catena, il borgo sorge a controllo di quella che, una volta, era l'unica direttrice di collegamento tra l'Abruzzo e il Lazio, la Via Valeria, fatta costruire da Valerio Massimo. Edificato sul versante sud di Monte Guardia d'Orlando, esso lega il suo nome al ciclo narrativo sul percorso di Orlando e Bovo d'Antona, paladini di Carlo Magno, per le terre d'Italia. Vuole la leggenda che sul passo di La Portella vi sia una grossa roccia spaccata da Orlando con la sua spada Durlindana. I due paladini erano di guardia sul monte per controllare l'arrivo dei Saraceni quando Orlando, spazientito, colpì il macigno allargandolo in modo tale da consentire loro di stendersi dentro e dormirvi: da qui il nome Guardia di Orlando. Nell'XI secolo, i conti dei Marsi vi costruirono un imponente castello dove la tradizione locale vuole sia nato san Berardo, nel 1079.

 

Pietrasecca

 

Altra frazione di Carsoli è Pietrasecca. Il suo nome, nella forma di Petram Siccam, compare la prima volta in un documento del Regesto Farfense del 1074. Anche qui esistono i ruderi di un antico castello che la tradizione loca. le vuole edificato da re Pipino che qui sarebbe vissuto, morto e sepolto in località Fosso Feca.

 

Poggio Cinolfo

 

Anche questo piccolo centro, incastonato fra le rocce, è sorto intorno all'anno 1000 a opera di Siginulfo dei conti dei Marsi, che vi edificò un poderoso castello a difesa della contea dei Marsi. Nel XVIII secolo, dopo essere passata di mano in mano per diverse famiglie nobiliari, l'originaria fortezza fu trasformata in palazzo residenziale che Carlo VI di Napoli donò poi al marchese romano Patrizio Ottieri. Di questa epoca resta solo il piccolo cortile interno mentre della struttura originaria sono visibili solo alcune strutture murarie e alcune feritoie. Attualmente proprietà di privati, l'edificio mantiene tuttora la sua struttura imponente ma ha perso ogni aspetto del baluardo di difesa.

COME ARRIVARE

      In auto: Da Roma e Teramo, Autostrada A24, uscita Carsoli,

Da Pescara : Autostrada S25 - A24 direzione Roma, uscita Carsoli.

Per informazioni:   http://www.comune.carsoli.aq.it


 

 

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Antonio@Enio